Pierre Cardin
Pierre Cardin: lo stilista che resterà sempre nei nostri cuori
Il 29 Dicembre 2020 ci ha lasciato uno degli stilisti italiani più importanti della storia della moda: Pierre Cardin, un rivoluzionario che condivise le sue idee brillanti con il mondo intero. Nato a Venezia e trasferitosi all’età di due anni in Francia con i genitori a causa di problemi economici e per scappare dall’Italia fascista di Mussolini, ebbe sin da bambino la passione per la moda: già all’età di otto anni aveva iniziato a sfogliare la rivista “Jardin des Modes” , intuendo che quel mondo avrebbe fatto parte della sua vita. Nel 1945, adolescente, intraprese il proprio apprendistato nelle piccole sartorie di Parigi,( celebre quella di Elsa Schiaparelli, storica rivale di Chanel), e nel 1947 avrebbe lavorato come primo sarto di Christian Dior.
Avendo acquisito già esperienza, nel 1950, decise di aprire la sua casa di moda e si distinse fin da subito per le sue creazioni originali e rivoluzionarie, come il bubble dress, l’abito a bolle con la gonna gonfia a palloncino, le giacche da uomo senza colletto che ispirarono il look dei Beatles, i pantaloni a sigaretta, la minigonna stretta con lo spacco e, nel periodo dei viaggi spaziali e della conquista della Luna, la collezione Space Age con le tute aderenti, gli abiti in pvc, gli occhiali a mascherina, gli stivali alti di vernice, i vestiti colorati con tagli geometrici, cerniere lampo e oblò. Ciò che rendeva Pierre Cardin un artista era la sua passione per la moda che andava oltre le tendenze del momento: era ispirato da tutto ciò che lo circondava ed è in questo modo che il suo stile era e resta unico ed inimitabile.
La sua era una personalità sopra le righe, che amava sperimentare e che odiava rispettare le mode: cercò sempre di osare e creò abiti unisex, e questa mossa azzardata fu vincente, se solo pensiamo ai suoi modelli indossati anche da dive come Elizabeth Taylor, Brigitte Bardot e Mia Farrow. La vera svolta avvenne, tuttavia, quando Cardin si rese conto che la sua maggiore aspirazione sarebbe stata quella di vestire la gente comune attraverso il “pronto moda”, acquistabile a prezzi più accessibili anche ai grandi magazzini di Parigi “Printemps”. Fu così che decise di lasciare la Camera Sindacale e mettere tutto se stesso nell’Espace Cardin, uno spazio espositivo personale che avrebbe fatto da apripista alle scelte dei futuri designer e che sarebbe stato anche messo a disposizione di alcuni artisti emergenti nei confronti dei quali Cardin si sarebbe rivelato un vero e proprio talent scout.
Pierre Cardin fu, dunque, un innovatore capace di stravolgere il concetto di moda: nel suo stile ritroviamo un’arte e un’inventiva straordinarie, frutto di un talento sopra le righe. Il successo della collezione Space Age lo dimostra: lo stilista in modo assolutamente individuale e seguendo un proprio percorso si lasciò ispirare dai viaggi spaziali facendo sì che i suoi abiti diventassero arte; non gli interessava piacere al pubblico, ma voleva tramutare la sua fantasia e la sua passione in moda e facendo ciò si è assicurato l’amore ed un posto nel cuore di tutti gli amanti della moda e dell’arte.
Giulia Lorenza Favarotta (V AL)