Donare=Ricevere
Il giorno 24 febbraio 2020, nei locali dell’ auditorium del Campus dei Licei “M. Ramadù” di Cisterna di Latina, abbiamo avuto il piacere di ospitare l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule (AIDO) egregiamente rappresentata dal professor Riccardo Lubrano dell’Università ” La Sapienza” di Roma nonché direttore del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Goretti” di Latina. Dopo aver trattato le differenze tra la donazione in vita e la donazione post mortem, il Professore ha affrontato il delicato tema del trapianto nei bambini, descrivendo aspetti tecnici che sono stati al centro della prima parte dell’incontro; al suo intervento ha fatto seguito quello del dottor Cosentino, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione all’ospedale “Goretti” di Latina. Con lui abbiamo avuto modo di confrontarci sul tema della gestione della morte cerebrale, dopo che il professore ci aveva illustrato la struttura del cervello. Alla riflessione si è aggiunta la dottoressa Stefania Capotosto, dirigente medico del reparto di Anestesia e Rianimazione del “Goretti” di Latina, la quale ha illustrato i diversi procedimenti utili ad accertare l’ avvenuto decesso del paziente, partendo dalla differenza tra morte cerebrale (a cuore battente) e morte per arresto cardiaco. Tutti i procedimenti descritti, ha ribadito la dottoressa, vengono ripetuti più volte a cura di medici specializzati in diversi campi per essere certi che il paziente non sia più in vita. A conclusione di questa prima fase la psicologa e psicoterapeuta Stela Taneva, referente AIDO Provinciale del “Goretti” di Latina, ha affrontato l’aspetto sensibile della donazione, proiettando tre toccanti interviste di genitori che avevano deciso di donare gli organi dei loro figli a seguito della loro morte. Storie di persone lontane tra loro, ma accumunate da una decisione della quale dichiarano non essersi affatto pentiti , anzi tutti affermano di essere orgogliosi di aver salvato la vita ad altri pazienti. Particolarmente suggestivo è stato l’intervento della professoressa Leonardi, non in veste di docente della nostra scuola, ma di mamma di Gianmarco, un bambino al quale fin dai primi giorni di vita è stata diagnosticata una grave disfunzione renale.

Il suo discorso, rivivendo le tappe principali del percorso di Gianmarco, ha senza dubbio commosso tutti i presenti, facendo capire quanto la donazione degli organi sia importante. Gianmarco, dopo un’infanzia difficile, è tornato ad avere una vita “normale” e si definisce, per ora, un “nato due volte”. Il prossimo anno, infatti, dovrà affrontare un nuovo trapianto per non perdere le funzioni acquisite ed è pronto a diventare un “nato tre volte”.
Pizzardi Gabriele 5A
Prosperi Porta Beatrice 5A