Geni a Bordo

Venerdì 9 febbraio si è tenuta presso il nostro Istituto la conferenza-spettacolo “Geni a Bordo”.

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da IIS Ramadù

Docente

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Venerdì 9 febbraio si è tenuta presso il nostro Istituto la conferenza-spettacolo “Geni a Bordo”, un evento cross-mediale al quale hanno partecipato studentesse e studenti delle classi quinte del liceo scientifico, della seconda annualità della curvatura biomedica, alcune/i studentesse e studenti delle classi quinte del liceo classico e linguistico e delle classi seconde del Polo Tecnico.

“Geni a Bordo” è un duo itinerante che porta nelle scuole italiane le frontiere e le prospettive della genetica e della biotecnologia, costituito dal biologo molecolare e giornalista-divulgatore scientifico Sergio Pistoi e dal giornalista-divulgatore scientifico Andrea Vico in collaborazione con Farmindustria.

L’evento si è svolto in due parti:

– una prima parte gestita da Sergio Pistoi e Andrea Vico per capire, approfondire, pensare fuori dagli schemi, ragionare in modo creativo in quanto la scienza è il luogo naturale dove esercitare il pensiero laterale e produttivo

– una seconda parte in cui una ricercatrice universitaria e una protagonista dell’industria biotech hanno dialogato con gli studenti, rispondendo alle loro curiosità e alle domande sulle future scelte universitarie e sulle opportunità di lavoro.

Durante la prima parte, in particolare, il duo ha creato un’atmosfera coinvolgente e incisiva proiettando l’uditorio nel mondo del progresso della genetica e delle biotecnologie mediante l’impiego di strumenti multimediali, quali la visione di slide, video, la possibilità di intervenire nel dibattito in tempo reale con un messaggio WhatsApp e di partecipare in prima persona ad esperimenti live. Sono state approfondite tematiche legate al DNA evidenziando come, grazie al contributo del genetista italiano Luigi Cavalli-Sforza, tale macromolecola biologica unisca tutte le popolazioni e come non abbia senso parlare di razze. Sono quindi stati illustrati i procedimenti attraverso i quali si effettuano i test sulla saliva e sul materiale organico coinvolgendo alcune studentesse e alcuni studenti in un esperimento in tempo reale.

Profili genetici tracciati con appositi macchinari e farmaci del futuro sono solo alcuni aspetti che durante questo incontro sono stati affrontati con esempi concreti e attuali. Sergio Pistoi ha mostrato i risultati del test al quale egli stesso si è sottoposto, illustrandone i diversi vantaggi come la scoperta delle proprie origini, in termini di provenienza geografica, la possibilità di condividere il proprio responso su una sorta di social network, il quale, attraverso un software di comparazione, fornisce un’indicazione su possibili soggetti classificati come parenti (e recanti il grado supposto di parentela) in tutto il mondo.

E’stato inoltre trattato il concetto di farmacogenomica e il ruolo cruciale che sta svolgendo, in questo campo, l’Intelligenza Artificiale (IA) destinata a rivoluzionare il campo della medicina personalizzata e a rendere possibile la implementazione delle terapie mediche basate sul profilo genetico del paziente. Analizzando il DNA di un individuo, infatti, gli algoritmi di IA possono identificare le terapie più efficaci e calibrare i trattamenti, riducendo il rischio di effetti collaterali e ottimizzando le possibilità di successo.

Questo approccio su misura è particolarmente prezioso nel trattamento di malattie complesse come il cancro, dove la variabilità genetica gioca un ruolo cruciale nella risposta ai trattamenti. Nel campo della ricerca genetica, l’IA sta contribuendo alla scoperta di nuovi farmaci e terapie, accelerando i tempi di sviluppo e riducendo i costi. Algoritmi di apprendimento profondo (deep learning) sono in grado di analizzare vasti set di dati genetici, identificando potenziali bersagli terapeutici e prevedendo l’efficacia di nuovi composti.

Nella seconda parte dell’incontro Sergio Pistoi e Andrea Vico hanno moderato gli interventi di Nicoletta Luppi (Senior Vice President e Managing Director dell’azienda biofarmaceutica MSD e rappresentante di Farmindustria) e di Isotta Chimenti (Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche dell’Università “Sapienza” di Roma). Nicoletta Luppi, ha raccontato il suo percorso personale e professionale, testimoniando la difficoltà che anche oggi molte studentesse e studenti manifestano nel capire che cosa si possa fare da grandi, quali studi universitari intraprendere, quale futuro immaginare; partendo, inoltre, da una breve sintesi di una serie di criticità affrontate in quanto donna ha avuto modo di introdurre il tema della parità di genere e dell’empowerment femminile, tema che la vede protagonista in qualità di guida di un progetto in Confindustria il cui fine è quello di supportare le donne ad investire il loro futuro sulle discipline STEM.

L’intervento conclusivo è stato affidato alle riflessioni di Isotta Chimenti che ha riferito di una sua spiccata propensione, sin dagli anni dell’adolescenza, per lo studio delle discipline scientifiche approfondite poi all’università attraverso il conseguimento della laurea in Biotecnologie molecolari e mediche. Nel ribadire il ruolo della curiosità, dell’automotivazione e dell’onestà intellettuale nella progettazione e costruzione del proprio futuro, la dottoressa Chimenti  ha evidenziato, altresì, l’importanza trasversale della conoscenza delle lingue, in primis di quella inglese, e del possesso delle competenze informatiche necessarie per interagire con l’Intelligenza Artificiale in funzione anche della trattazione ed interpretazione dei Big Data.